4.3 Storia - Altre specie umane

Pubblicato il 26 dicembre 2023

In Sudafrica Lee Roger Berger ha portato alla luce un altro tassello fondamentale della nostra storia. In un posto chiamato Gladysvale alcune centinaia di migliaia di anni fa le iene avevano trascinato nella loro tana una specie di ominide. È impossibile capire se lo abbiano ucciso o se si siano impossessati di un esemplare già cadavere. Lee Berger in quest’antica tana di iene fossilizzata ha trovato molte ossa di animali e resti umani.

Questo sito è un raro ritrovamento che ha permesso a Lee Berger di far luce in quella che si definisce la zona oscura, cioè il periodo compreso tra i 600.000 e i 200.000 anni fa. La maggior parte dei fossili rinvenuti da Lee Berger risalgono a 280 mila anni fa e non sono quelli di un Herectus ma appartengono a un ominide di grandi dimensioni, il Kenyantropus platyops, che gli studiosi hanno sopranominato Goliath.

I resti di Goliath appartengono a una specie di gigante che fece la sua comparsa 700.000 anni fa. In quel periodo anche molti animali erano di dimensioni enormi: le zebre pesavano circa 180 chili in più di quelle attuali, il bufalo africano aveva corna larghe quasi 5 metri, oltre due volte quelle di adesso.

Probabilmente le condizioni ambientali che favorivano l’aumento delle dimensioni degli altri animali avevano lo stesso effetto anche su questo ominide, per cui anche Goliath probabilmente era grosso. Per avere un’idea delle sue dimensioni i ricercatori hanno deciso di ricostruirlo. L’esemplare che si son trovati davanti era enorme, pesava quasi 100 chili e la sua altezza sfiorava 2 metri, era il 35%. più alto dell’Herectus. La sua grande intelligenza gli permise di costruirsi delle armi per la caccia: fu Goliath che inventò la lancia, la prima arma veramente importante contro i predatori. Ma allora perché Goliath si è estinto nonostante fosse così intelligente? Lee Berger ritiene che fosse per le grandi dimensioni corporee: la grandezza potrebbe essere staro un punto debole.

Rispetto al nostro corpo Goliath possedeva il doppio della nostra forza, i suoi muscoli producevano molto calore e avevano bisogno di un sistema di raffreddamento notevole, e questo era un grosso difetto nel clima caldo africano. La pelle, con la sudorazione, è l’organo essenziale per mantenere fresco il nostro corpo e quando gli scienziati hanno misurato la pelle del gigante si sono resi conto che l’estensione della pelle di Goliath non era proporzionata alla sua forza; questo probabilmente era un difetto nella sua costituzione. Comunque, qualunque siano stati i suoi punti di forza e i suoi limiti Goliath ha condiviso con l’Herectus il desiderio di viaggiare. Gli scienziati ritengono che più di mezzo milione di anni fa sia stato il secondo ominide a lasciare l’Africa e, secondo alcuni studiosi, fu il primo a colonizzare l’Europa occidentale. Infatti, questi ricercatori, in Francia, hanno scoperto alcune tracce di un gruppo di Goliath che si sarebbe adattato ai climi freddi europei costruendo rudimentali rifugi. Nel nord della Spagna, in un luogo chiamato Pozzo delle ossa, sono stati scoperti i resti fossili di un gruppo di Goliath di almeno 30 individui: uomini, donne e bambini, morti nello stesso periodo, probabilmente uccisi, o secondo alcuni scienziati, morti per un’epidemia.

L’uomo piccolo dell’Isola di Flores

Gli scienziati sanno che l’Homo erectus è arrivato nell’Isola di Flores 800 mila di anni fa. L’antropologo Bart Roberts, facendo delle ricerche nell’Isola di Flores, ha rinvenuto manufatti in pietra e utensili che risalivano a 100.000 anni fa e si è chiesto se sia stato possibile che l’Homo erectus sia giunto sino a quel periodo.

Il mistero si infittì ancora di più quando alcuni archeologi fecero un’altra scoperta: punte di lancia vecchie di meno di 20.000 anni. Altri indizi suggerivano che chiunque sia stato a costruire quelle lance era sicuramente un’abile cacciatore. Gli scienziati trovarono anche zanne di un’elefante primitivo, lo stegodonte.

Anche l’archeologo Mike Morwood fece delle ricerche nell’Isola di Flores e scoprì tracce di macellazione di animali. In una caverna trovò le prove che lì gli uomini primitivi usavano il fuoco per la cottura del cibo. Ma chi abitava in questa caverna? Chi era questo cacciatore? Di esso non si trovava nessuna traccia. Dopo accurate ulteriori ricerche Morwood e i suoi colleghi indonesiani trovarono un piccolo scheletro che somiglia a quello di un bambino. Dopo un attento esame scoprirono che non era lo scheletro di un bambino ma lo scheletro di un uomo adulto molto, molto piccolo, come se l’Herectus si fosse ridotto a metà delle sue dimensioni.

Gli scienziati sanno che i nostri antenati sono arrivati nell’isola di Flores 800.000 anni fa ma non ne trovano i resti. Scoprono invece i resti di un uomo piccolo perfettamente proporzionato e uguale all’homo erectus ma rimpicciolito. Questo piccolo essere è sopravissuto fino a 12.000 anni fa.

Le parti del suo corpo nel tempo si sono ridotte a metà delle nostre. La sua altezza si è ridotta meno di un metro e il peso a 25 chili. Nessuno pensava che siano esistiti esseri umani così piccoli. Questo piccolo essere umano lo hanno soprannominato Hobbit.

Prima di annunciare al mondo questa straordinaria scoperta però Morwood e i membri del suo team dovevano essere assolutamente certi oltre ogni ragionevole dubbio che le ossa rinvenute, circa mezza dozzina di individui, non appartenessero a piccoli uomini moderni come i Pigmei. Facendo i confronti si resero conto che l’Hobbit e i pigmei non si somigliavano affatto. I particolari delle orecchie, della dentatura, del cranio, delle ossa, erano completamente differenti. Il modo in cui le ossa sono fuse, la forma della dentatura, del cranio, tutto indica che le ossa ritrovate appartenevano ad adulti completamente sviluppati.

L’Hobbit è proprio una nuova e strana specie umana. Ma cosa è accaduto all’Herectus? Gli scienziati sono convinti che incredibilmente sia proprio l’Herectus che col passare del tempo sia diventato un Hobbit.

È la prima volta che viene dimostrato che gli esseri umani rimpiccioliscano come qualsiasi altro mammifero quando si trovano per un lungo tempo in un particolare ambiente.

Finora pensavamo che noi esseri umani non rimpiccioliamo e ci adattiamo, oppure ci trasferiamo i posti migliori. Invece no, siamo animali come tutti gli altri e facciamo quello che fanno gli altri animali, rimpiccioliamo come qualsiasi altro mammifero.

Gli Hobbit dimostrano che gli uomini primitivi possono subire drastiche trasformazioni e sull’Isola di Flores l’Herectus, col passare del tempo, è diventato un Hobbit.